Spazi naturali e offerte culturali, per un viaggio tra paesaggi e storia.
A Monte San Pietro, nel cuore dei colli bolognesi, tutto questo convive in modo armonico, per offrire una esperienza completa, capace di soddisfare le più diverse esigenze.
Si attraversano vigneti, boschi e castagneti, si ammirano i calanchi e gli alberi secolari, si visitano borghi ancora intrisi del fascino di epoche lontane, palazzi storici e chiese che custodiscono piccoli capolavori d’arte e centri ricchi di testimonianze del passato. Si svelano all’improvviso panorami incantevoli, di grande suggestione.
Si possono percorrere a piedi o in MTB 8 sentieri ad anello e 3 itinerari sovracomunali, diversi per lunghezza, dislivello e tipologia, tutti con segnaletica e manutenuti, che portano alla scoperta di un territorio pieno di bellezze, capace di regalare intense emozioni.
Paesaggi e natura…
Lungo i percorsi ci immergiamo nelle bellezze del paesaggio storico dell’Appennino bolognese: ulivi millenari e querce secolari, boschi, castagneti secolari e vigneti, panorami incantevoli sulla pianura e sulle montagne, calanchi spettacolari e un silenzio che fa bene all’anima (sentiero 01, sentiero 04).
Elementi caratteristici del paesaggio sono proprio i calanchi, una particolare morfologia delle argille molto diffusa nell’Appennino emiliano, tanto che la lingua italiana ha mutuato il termine “calanco” proprio dal bolognese. Sul territorio collinare di Monte San Pietro è possibile ammirare i calanchi nelle località di Venezia e Monte San Michele a Monte San Giovanni, a Pradalbino, a San Lorenzo in Collina, a Montemaggiore.
Da segnalare quelli in cui fu ritrovato lo scheletro di una balena pliocenica (sentiero 05) e gli “Affioramenti di San Giuseppe”, concrezioni argillose contenenti conchiglie fossili del Pliocene (sentiero 06).
Sulle colline tra Monteveglio, Monte San Pietro e Zola Predosa si sviluppa la Via dei Brentatori, una antica strada del vino nata a metà del 1200 dalla necessità di trasportare in sicurezza vino e mosto dai terreni del contado alla città di Bologna (sentiero 02; Via dei Brentatori).
Storia e cultura…
Lungo i percorsi si incontrano case padronali del ‘700, i borghi storici e le case-torri medioevali sorte per il controllo e la difesa del territorio, ora abitazioni rurali (sentiero 03).
Itinerari nella storia, che rievocano un passato di castelli e cavalieri, ma anche di vita rurale, caratterizzata dal fermento delle antiche pievi medioevali. Come quella di San Lorenzo, sorta tra il IV e il VI sec. d. C., che amministrava un vasto territorio e che nell’anno 1300 contava sotto la sua giurisdizione ancora 22 chiese (sentiero 05).
La storia del nucleo abitato di Monte San Pietro alto è testimoniata dai palazzi storici Salimbeni-Giusti, antica sede del Municipio, e Calzolari; una emozionante immersione nella memoria grazie anche al borgo di Case Vallona costituito dalla tipica casa rurale appenninica, dalla torre militare, da antichi pozzi, stalle e fienili (sentiero 06).
Lungo il sentiero 07 si incontrano tante splendide testimonianze del passato: la chiesa di Monte San Giovanni che ospita uno degli organi più antichi d’Europa, la casa torre Castagneto, l’Antica Canonica, lo storico Palazzo Baravelli e l’Ospitale, che fu tappa di viandanti.
Percorrendo il sentiero 08 si calpesta un tratto dell’antico percorso della Piccola Cassia, che conduceva i pellegrini verso Roma, e si attraversano borghi storici ben conservati, capaci di trasmettere ai visitatori tutta la magia e il fascino dei secoli passati. L’Abbazia della Badia e gli edifici storici dell’omonima borgata di età medioevale, con le loro architetture di pregio, rendono questo itinerario una esperienza emozionante. Incantevole la vista sulla valle del Samoggia, particolarmente suggestiva durante la fioritura delle ginestre.
Da segnalare il sentiero CAI 209, che si sviluppa sulla dorsale di crinale lunga 31 chilometri, che costituiva un’antica via di collegamento tra i paesi e le frazioni dei colli bolognesi.