SENTIERO 03 | LE CASE NELLE TORRI

Il percorso è caratterizzato da una armonia perfetta tra suggestivi contesti naturalistici e affascinanti testimonianze di epoche passate. A rendere unico questo itinerario sono i borghi storici e le case-torri medioevali sorte per il controllo e la difesa del territorio, ora abitazioni rurali. Storici sono anche i cipressi monumentali del cimitero di Gavignano, le querce e i castagneti secolari. Spettacolari i panorami sulla pianura e sulle montagne, e le curiosità, come la leggenda di Monte Bonzara e l’inginocchiatoio dell’800 con vista sul Santuario di San Luca.
  • Dislivello in salita
    830
  • Lunghezza Asfalto/sterrato
    15,8 Km
  • Difficoltà a piedi
    MEDIO
  • Difficoltà in bici
    DIFFICILE

INFORMAZIONI SULL'ITINERARIO

Il percorso comincia presso località Pilastrino, percorso CAI 209, dove Via Lavino interseca Via Gavignano su cui si prosegue per circa 1,2 chilometri, in salita su strada asfaltata. Si incontra la borgata storica di Gavignano con la chiesa, il campanile e la canonica; subito dopo si possono notare sulla destra due splendidi esemplari di cipressi neri secolari posti all'interno del cimitero diroccato. Percorsi altri 300 metri si arriva in una borgata che conserva una torre trecentesca pendente; qui si imbocca la strada sterrata a sinistra che, dopo un primo tratto pianeggiante tra coltivazioni, si inoltra nel bosco e sale ripidamente per 1500 metri arrivando al podere Forchetti. Questa parte del tracciato è ricavato sulla frana che nel 1408 causò la scomparsa del castello e dell'abitato di Ripa Malaria. Da Forchetti si raggiunge su sterrato l'abitato di Montepastore, nei pressi del Centro Sportivo, da cui si gode di un'ampia vista panoramica sulla pianura e sulle montagne. Si prosegue a sinistra su Via Lavino e dopo circa 220 metri si svolta prima a destra su Via Guttuso e poi subito a sinistra lungo Via Calvino. All'incrocio con Via Varsellane si gira a sinistra fino alla fontana situata all'intersezione con Via Lavino, che si percorre a destra per circa 750 metri, attraversando l'abitato, fino a superare il primo tornante; a destra ci si immette sul sentiero CAI 142/PAM. Il primo tratto è una ripida discesa sterrata che in meno di 400 metri porta all'attraversamento del piccolo guado sul Lavino, vicino alle sue sorgenti. Si risale passando tra boschi e castagneti, alcuni secolari, percorrendo tratti suggestivi e panoramici, fino a giungere nei pressi della Chiesa di Monte Severo, prima della quale si svolta a destra sul sentiero CAI 142 per continuare immersi nei castagneti. Il percorso sale ripido in direzione San Giacomo e, passata la casetta in mezzo al bosco alla propria destra, si giunge a ridosso dell'intersezione con Via Varsellane. Il percorso prosegue subito sulla sinistra, in salita, lungo il sentiero CAI 146 fino a giungere ad un tratto con pendenze dolci di un chilometro e mezzo circa, interamente immerso nel bosco, che offre alcuni scorci panoramici sull'alta valle del Lavino. Una volta giunti su Via Varsellane si gira a sinistra e si percorrono un centinaio di metri sulla strada asfaltata per poi scendere a sinistra proseguendo sul sentiero CAI 146 che si immerge in discesa dentro a boschi e castagneti, con tratti molto ripidi. Vista la pendenza e il fondo sconnesso, per tratti sassosi è consigliata la percorrenza in MTB di questa discesa solo per esperti. Raggiunta Via Kennedy si gira a destra percorrendo la strada asfaltata per circa 500 metri e attraversando la località Borra fino a giungere ad un bivio; si prosegue dritti su strada sterrata e pianeggiante (Via Bonzara). Poco dopo aver superato l'intersezione tra Via Bonzara e Via Rasiglio, sulla destra è visibile un inginocchiatoio con vista sul Santuario di San Luca. Nelle immediate vicinanze è possibile seguire le indicazioni per una breve ma molto ripida deviazione (NO MTB) che, ripercorrendo l'antica Via Crucis, porta sulla cima del Monte Bonzara, sede dei resti della Rocca di Bonacciara, da cui si gode di uno splendido panorama. L'itinerario prosegue lungo Via Bonzara fino alla Chiesa di San Chierlo consentendo allo sguardo di spaziare su paesaggi agrari e vigneti. Questo breve tratto di strada asfaltata continua a sinistra su Via San Chierlo – sentiero CAI 213 – fino all'intersezione col sentiero CAI 209 che si imbocca svoltando a sinistra, di fronte a Rovere, casa padronale tipica delle tenute del '700. Si prosegue sul CAI 209 su discesa sterrata fino a raggiungere Via Lavino, si gira a destra e la si percorre per meno di 400 metri fino a tornare al punto di partenza.

Torre a Gavignano

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La voce narrante è a cura di Davide Puccetti attore della compagnia "Gaia" .
Traduzione e voce narrante in inglese a cura della scuola "Elizabeth Westbury".