La Via dei Brentatori è una delle poche strade del vino che possono vantare una antica e documentata storia, traendo origine dalla necessità di trasportare vino e mosto dai terreni del contado alla città di Bologna.
Siamo infatti nel 1250 e le truppe modenesi imperversano con le loro scorrerie lungo il confine del contado bolognese, rendendo poco sicure le strade della pianura. Il Comune di Bologna decide perciò di avviare la costruzione di un nuovo percorso attraverso le colline, per consentire ai Brentatori di trasportare con sicurezza in città l’uva e il vino prodotti a Monteveglio, Oliveto e Zappolino.
La Via dei Brentatori è diventata nel corso dei secoli, una parte importante della viabilità locale: si è trasformata perciò, in molti punti, in un nastro di asfalto. È però ancora possibile ripercorrere le stesse colline attraversate dai brentatori utilizzando la rete di sentieri, in un itinerario che è anche un ideale filo conduttore attraverso cui riscoprire la locale tradizione della viticoltura, ancora oggi testimoniata dalle numerose cantine di Valsamoggia, Monte San Pietro e Zola Predosa.