Tra il IV e il VI sec. d. C. sulla sommità dell'altura che sormontava l'abitato sorse la pieve di San Lorenzo in Collina che amministrava un vasto territorio compreso tra la via Emilia e l'alta montagna, il torrente Lavino a est e il Samoggia a ovest. Nell'anno 1300 contava sotto la sua giurisdizione ancora 22 chiese. Nel XV sec. venne meno il sistema delle pievi e San Lorenzo decadde: nel 1474 Papa Sisto IV ne concesse il giuspatronato ai conti Grassi a patto che ristrutturassero la chiesa e la canonica, a rischio di crollo. A questa fase risale l'aspetto attuale della chiesa, con facciata a capanna, rosone e chiostro rinascimentale. La chiesa era stata affrescata con dipinti raffiguranti la vita di San Lorenzo, cancellati nel 1780 durante un ammodernamento dell'interno dell'edificio secondo il gusto barocco.
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