TRAIL 02 | THE WINE ROUTE

Go along a stretch of the ancient medieval route built to allow wine porters [brentatori in Italian] to transport grapes, wine and must from the lands of the county to Bologna. Carrying their special containers [brente] on their shoulders they followed the paths through the hills, sheltered from the raids in the plains. We walk with them going along the path amidst natural wonders such as vineyards and ancient villages, wonderful views, spectacular calanchi and a silence that nourishes the soul.
  • Dislivello uphill
    450m
  • Length Strada asfaltata e sentiero
    6,5 km
  • Difficult trekking
    EASY
  • Difficult MTB
    AVERAGE

INFORMATION ABOUT THE ITINERARY

Partendo dal piazzale della chiesa di Montemaggiore si imbocca il sentiero CAI 205/PAM in leggera discesa, circondati da alberi che poi lasciano spazio ad incantevoli vedute sulla valle del Samoggia. Nelle giornate più terse è possibile scorgere il Monte Cimone. Il percorso prosegue attraverso i vigneti fino a raggiungere la strada asfaltata di fondovalle che si percorre a destra per un chilometro e mezzo circa fino all'abitato di Stiore. All'incrocio di Via Stiore con Via Sant'Egidio si svolta a destra su quest'ultima e la si percorre per circa 250 metri. Chi la percorre a piedi prosegue a destra su un sentiero che sale ripido e accidentato fino al Borgo Storico di Oliveto. Questo è un tratto dell'antica Via dei Brentatori, che dal tredicesimo secolo fino a pochi decenni fa trasportavano a spalla, nelle brente, uva e mosto fino a Bologna. Per chi la percorre in MTB è vivamente consigliata la prosecuzione sulla strada asfaltata fino all'incrocio con il Borgo di Oliveto, che si visita seguendo le indicazioni. Visitando il Borgo Storico si segnalano: Casa Grande dell'Ebreo di epoca medioevale, la torre dell'antico castello ora del campanile, chiesa parrocchiale di San Paolo con pala attribuita alla pittrice bolognese Elisabetta Sirani, punti panoramici suggestivi e fontanella. Usciti lungo Via Castello di Oliveto si continua su strada asfaltata tenendo sempre la destra, si costeggia il cimitero, si prosegue sullo sterrato con splendide vedute a sinistra sui calanchi ad anfiteatro di Pradalbino, fino all'intersezione con Via Fenara; qui si mantiene la destra per poi imboccare immediatamente il percorso in discesa – CAI 205. Ci si immette su una cresta di crinale con calanchi sui due lati, che va percorsa con prudenza e tenendo la sinistra per la ridotta larghezza del sentiero. Prestare la massima attenzione in caso di fondo bagnato. Da qui si godono spettacolari panorami a 360° con suggestivi contrasti tra natura selvaggia e paesaggi agrari e tramonti indimenticabili. Si prosegue fino al punto di partenza, per sostare su una panchina in cui rilassarsi ammirando boschi e vigneti.

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La voce narrante è a cura di Enrico Gilli attore della compagnia "Gaia" .
Traduzione e voce narrante in inglese a cura della scuola "Elizabeth Westbury".